Anche quest’anno
il cartellone dei concerti estivi si era palesato ricco di eventi interessanti
e tra gli altri avevo deciso di andare al concerto di Rob Zombie e Megadeth che
si sarebbe dovuto tenere all’Ippodromo di Milano. Evento interessante anche se
un po’ caruccio: 46 euro era infatti il prezzo in cassa la sera del concerto.
L’offertona della prevendita vendeva il biglietto a 40 ma aggiungi 4 di
prevendita appunto e 2 nientemeno della stampa si arrivava a …46 euro! Si
trattava comunque di 2 band e la serata si preannunciava interessante. Immaginatevi
quindi la seccatura di dover spendere la stessa cifra anche dopo l’annullamento
del tour da parte dei Megadeth causa lutto di parente. Ma tant’è avevo
curiosità di vedere uno spettacolo solo di Zombie non all’interno di un
festival e, spostato nel più raccolto Alcatraz, ho potuto in coscienza rendermi
conto che non ne vale la pena. Tra parentesi meglio lo spostamento all’Alcatraz
dato che il pubblico era abbastanza scarso e nel grande spazio dell’Ippodromo sarebbe
sembrato ancora più desolante lo scenario. Prima di passare al concerto mi scuso per il
pippone monetario ma è un argomento a cui sono sensibile e tutte le volte che
gli organizzatori si inventano queste fantastiche prevendite mi sento un po’
preso per il culo.
Ma torniamo a
noi: dicevo che non ne vale la pena perché, pur avendo a disposizione
praticamente tutta la serata per sé, di spalla Powerman 5000 gruppo industrial
del fratello, il Nostro non è riuscito ad esibirsi per più di 75 minuti che tradotto
in lancette fanno un’ora e un quarto! Il gruppo, ottimo con John 5 e Ginger
Fish entrambi ex Manson, ci prova ma l’impressione nemmeno troppo celata è che
già dopo mezz’ora si cerchi solo di tirare in lungo. L’inizio promette bene
anche se le pause tra una canzone e l’altra con scambi di “yeah” e “scream”
rivolti al pubblico rompono un po’ il ritmo. A un certo punto parte “Enter
Sandman” che non c’entra un cacchio ma fa sempre piacere sentirla. E’ solo “una”
cover, ma se aggiungi “Am I Evil?” e la conclusiva “We’re an american band”
fanno 3 dico 3 cover!
Per non farsi (e
farci) mancare niente su “Am I Evil?” sale sul palco anche Cristina Scabbia dei
Lacuna Coil visto che la gnocca riscalda sempre gli animi. Insomma le canzoni
ci sono tutte ma le hit sono quelle e non si scappa, “Superbeast”, “Living Dead
Girl”, “More Human Than Human”, “Teenage Nosferatu Pussy” e la splendida
“Dragula” come canzone finale prima dei saluti, ma poco altro. In cerca di
ulteriore simpatia il nostro indossa maglia da calcio e bandiera dell’Italia e
improvvisa corsetta tra il pubblico per qualche selfie dei fan.
La curiosità me
la sono tolta e per quanto Rob Zombie mi piaccia come personaggio, per
l’immaginario horror e fumettistico che si porta appresso, non credo che le nostre
strade torneranno ad incrociarsi presto.
Nessun commento:
Posta un commento